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il convegno "(Don’t) play it again, Sam" ha raggiunto il suo primo obiettivo: una partecipazione numerosa e sentita, ragionamenti non scontati, basso tasso di retorica e convergenza sulle potenzialità di un paesaggio che davvero può trasformarsi in una infrastruttura ricca e capillare, oltre i confini amministrativi.  Sotto questo profilo, superare il blocco dell’immaginazione – che storicamente connota le aree fragili, in difetto di abitanti e servizi – attraverso una visione strategica comune come quella di Metropoli di Paesaggio può diventare la premessa per una serie di azioni progettuali mirate, di micro e di macro-scala, con cui riattivare le opportunità che, in filigrana, questo territorio già possiede. Il secondo obiettivo, da raggiungere a breve, è quello di costruire coesione amministrativa su questa politica territoriale, con il fine di ottenere adeguati finanziamenti per studi, progetti, realizzazioni. Per tali motivi, queste poche righe vogliono rappresentare al tempo stesso un ringraziamento sentito per la folta partecipazione e per lo spessore degli interventi, nonché una chiamata a raccolta per un percorso comune consistente, capace di presentare, sulla scorta della visione condivisa, istanze precise a regioni, ministeri, Unione Europea.