La politica territoriale di Metropoli di Paesaggio può rappresentare un tassello strategico all’interno della proposta dell’Unione Navigazione Interna Italiana (U.N.I.I.) perché ne condivide i principi di rilancio economico (sotto il profilo turistico) e di salvaguardia ambientale (per quanto concerne l’opportunità di trasporto delle merci), inserendosi logisticamente nella dorsale formata dall’asta del Po, che da Torino e raccogliendo attraverso il sistema dei navigli la metropoli milanese, taglia tutta la Pianura Padana per arrivare al Delta del Po. Proprio quest’ultimo ambito di attestamento, in comunione con il Veneto, costituisce un potenziale e inesauribile bacino per il turismo lento, motore per la ripartenza di intere aree fragili.
Questo patrimonio esteso è lambito – unico in Italia – da tre ciclovie nazionali (Sole, VenTo, Adriatica) di cui può costituire il valore aggiunto in termini artistici, culturali, paesaggistici, etnografici: vista dall’alto, l’intera provincia di Ferrara è difatti un’oasi verde all’interno di una delle pianure più antropizzate d’Europa.
Come realizzare la politica territoriale di Metropoli di Paesaggio?
Per finanziare il prosieguo di Metropoli di Paesaggio esistono diversi strumenti di finanziamento, sia dell’Unione Europea che nazionali.
Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE)
La politica di coesione (Cohesion Policy) affronta le diverse esigenze di sviluppo in tutte le regioni e città dell’UE attraverso:
- Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
- Fondo di coesione (CF)
- Fondo sociale europeo (FSE)
- Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)
- Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP)
Fanno parte della politica di coesione anche il Programma Interreg, il Just Transition Fund.
Per mobilitare finanziamenti privati a favore di investimenti strategici, la Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti hanno creato il Fondo europeo per gli investimenti strategici – FEIS.
L’iniziativa Azioni urbane innovative (UIA) fornisce alle aree urbane in tutta Europa risorse per testare soluzioni nuove e non comprovate per affrontare le sfide urbane.
URBACT è un programma europeo di scambio e di apprendimento che promuove lo sviluppo urbano sostenibile e aiuta le città a lavorare insieme per sviluppare soluzioni pragmatiche alle sfide urbane.
Horizon Europe il più grande programma di ricerca e innovazione dell’UE.
Programma LIFE è lo strumento finanziario dell’UE a sostegno di progetti ambientali, per la conservazione della natura e a favore dell’azione per il clima in tutto il territorio dell’UE.
Il Programma Digital Europe per ridurre il gap tra cittadini, aziende e PA.
L’iniziativa New European Bauhaus punta a creare un movimento interdisciplinare che colleghi il Green Deal europeo alla vita quotidiana dei cittadini europei.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un ampio spettro di investimenti e riforme a favore dei Comuni italiani, e risponde all’iniziativa Next Generation EU (NGEU) proposta dalla Commissione Europea. Il Piano si articolerà in sei missioni, che rappresentano le aree “tematiche” strutturali di intervento, a loro volte suddivise in insiemi di progetti omogenei:
- Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo
- Rivoluzione verde e transizione ecologica
- Infrastrutture per la mobilità
- Istruzione, formazione, ricerca e cultura
- Equità sociale, di genere e territoriale che comprende politiche per il lavoro, interventi speciali di coesione territoriale
- Salute
Le risorse assegnate a Comuni e Città metropolitane sono circa 50 miliardi, quasi il 60%.
In particolare, la regione Emilia Romagna ha organizzato un Focus Ferrara all’interno del proprio Patto per il Lavoro e per il Clima. Un capitolo del documento del Focus si intitola proprio ‘Paesaggio come infrastruttura’, a esplicitare la connessione stretta e la coerenza dichiarata tra le politiche regionali tradotte dal PNNR e la politica territoriale di Metropoli di Paesaggio.